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L'INCONTRO STORICO DEI DUE PAPI

STRAORDINARIE RIVELAZIONI

SVELATO IL MISTERO DELLA BUSTA BIANCA

AUTORE VASILE DROJ UNIVERSOLOGO

Busta                   Busta

 

   Il 23 Marzo 2013 è successo un evento straordinario: per la prima volta nella storia due papi si sono incontrati e hanno parlato per un’ora in totale riservo, lontano da tutte le orecchie. Il papa dimissionario Benedetto XVI, diventato emerito, ha incontrato a Castel Gandolfo il nuovo papa Francesco appena nominato. L’interesse per l’inedito appuntamento è stato enorme, nella stampa mondiale sono fiorite le più interessanti supposizioni. Quello che più ha incuriosito è stata la presenza di una scatola di documenti sulla quale troneggiava una busta bianca. Era l’eredità di papa Ratzinger. I documenti inscatolati si presumono appartenere al caso vatileaks, scandali vaticani dagli abusi sessuali, fino ai vari corvi ed eccelse talpe imperimetrate tra i muri vaticani.

L'incontro dei due Papi   Ma la cosa che più di tutte ha suscitato curiosità è stata quella busta bianca. I giornali di tutto il mondo hanno improvvisato i titoli più strani, come: “la busta dei misteri”, “il segreto del mondo” etc… ma il mistero rimaneva fitto. Non c’era modo di aprire quella busta e guardar dentro per vedere i contenuti. Finchè uno strano personaggio non si è presentato questi giorni, affermando di conoscere i contenuti della busta. Secondo lui la busta custodiva profondi segreti della Chiesa cominciando dal 1992. Conteneva il futuro programma del Cristianesimo nonché rivelazioni dottrinarie originali. Inoltre nella Busta si trovava un Appello ai due Papi, a tutti i cardinali del Conclave e ai capi di Stato presenti alla proclamazione di papa Francesco. Interessantissimi sono i due documenti: “La Terza Chiave” e “La Rivelazione della Rivelazione”. Molto più profetici e concreti del Terzo Segreto di Fatima.

   La cronaca degli eventi
L'incontro dei due Papi   Appena fulminato il Cupolone dalla tempesta dell'11 febbraio 2013 e annunciate le dimissioni del papa Benedetto XVI, uno strano personaggio detto Pracleton si presentò nella Sala stampa della Santa Sede depositando due buste con le idee sopra esposte che furono inviate al cardinal Sodano e al cardinale camerlengo Bertone. Si voleva far capire quale fosse il programma della Chiesa concepito da papa Giovanni Paolo II, in seguito alla rivelazione del 1992 che lo Spirito Santo rivelò a Pracleton. In nome allo stesso pseudonimo, Pracleton mantiene la corrispondenza epistolare con il papa Wojtyla. Appena fu eletto il nuovo papa Bergoglio, detto Francesco, Pracleton inviò dalla stessa sede vaticana altre due buste bianche, una a papa Francesco, l'altra al papa emerito Benedetto XVI a Castel Gandolfo. E’ quest’ultima la “busta del mistero”, quella che appare durante l’incontro tra i due papi.

   Ora percorriamo la straordinaria storia contenuta nella busta. Nel lontano 1992 e ancor prima un Pracleton giovanissimo ispirato dallo Spirito Santo, si presentò a Papa Giovanni La busta misteriosaPaolo II presentandogli un Progetto Universale che poi Wojtyla inserì nel suo programma, realizzando dieci degli undici punti proposti. Questa fu l’eredità di Giovanni Paolo II, che la tramandò al suo successore cardinale Ratzinger la cui elezione suggerì e influenzò. Però Pracleton, l’ideatore del progetto originario, non si presentò rendendo difficile il proseguimento del progetto, motivo per cui Benedetto XVI dimissionò anche per sbloccare la situazione e far riemergere il suggeritore. Nel suo domicilio di clausura a Castel Gandolfo il papa emerito ha avuto tutto il tempo di leggere il contenuto della busta e proporlo al suo successore. Perciò egli mise la busta bianca contenente il messaggio di Pracleton ben in vista per confermare il ricevimento e l’accettazione del suo contenuto.

La misteriosa busta bianca dei papi su cui l’intero mondo s’interroga, conteneva altri due eccezionali documenti, uno intitolato “La Terza Chiave”, l’altro “La Seconda Rivelazione” o “La Rivelazione della Rivelazione”.

   LA TERZA CHIAVE
L'incontro dei Papi   L’attuale simbolo del Vaticano, le due chiavi incrociate di San Pietro, sarebbe incompleto poiché manca la terza chiave, quella verticale così come nel monogramma di Cristo. Le due chiavi nel simbolo pietrino sono quella della religione e quella della sua amministrazione mentre la terza chiave, quella verticale verti cale (cale della Verità) è la Chiave di Cristo - la Maestria. Fu questa Chiave, simbolo della Dottrina Universale o “universologica” che piacque tanto al papa Giovanni che decise di iniziare l’evangelizzazione “universalizzante”. Il compito della sua “teologazione” officiale era riservato al cardinale Ratzinger e poi in qualità di Papa come Benedictus XVI.  L’ennesima storia però, l’ideatore Pracleton non si presentò e successe quello che è successo ma ora il papa emerito ha l’occasione e il tempo per riannodare e lavorare in pieno merito. Sarà poi il nuovo Papa Francesco a dare volto umano all’antica saggezza e riversarla nel cuore degli uomini.

   LA SECONDA RIVELAZIONE – LA RIVELAZIONE DELLA RIVELAZIONE
   Nel terzo documento contenuto nella busta, s’informa il papa che la religione cristiana fu concepita per realizzarsi in due fasi: una, quella della fondazione e della rivelazione iniziale e un’altra, quella della “seconda rivelazione” riservata ai nostri tempi. Tutto quello che fu espresso 2000 anni fa, ma non fu completamente spiegato avrà ora la totale rivelazione, inclusa quella in codici. Ora sarà possibile esaudire il citato biblico: “il regno dei cieli sarà gridato dai tetti delle case”. La Parola, sulla quale è fondata la religione stessa, sarà rivelata “parola per parola” e verificata (veri-ficare = vero facere).

La Terza Chiave   Gesù Cristo inviò l’Apostolo Pietro a Roma perché là era la vera linfa, lingva ossia lingua latina che accanto a quella greca conteneva tutti i codici segreti della religione cristiana ora completamente dimenticati ma presto rivelati. Poiché il Fondatore ideò la sua religione in due fasi promesse a noi tutti che invierà il suo Messaggero, il Paracleto alla fine dei tempi, cioè ora, per spiegarci tutto quello che ha detto e molto altro ancora. In questo contesto persino la profezia di Malachia prenderebbe più contorno poiché il cosiddetto ultimo papa Pietro Romano non sarebbe altro che una nuova pietra di fondazione o rifondazione della seconda fase come la prima, la seconda o la terza repubblica ma sempre repubblica. In una parola una Nuova Fase.

   Le vie del Signore sono sottilissime e nella sua imprevedibilità persino la profezia del Papa Nero prenderebbe contorno,  il nero diventando meno nero e più grigio. Un’eminenza grigia? Come l’unione dà la forza, la Trinità ci insegna, non che per caso ci fossero tre papi al lavoro? Due ci sono già e il terzo è l’inviato di Cristo il Paracleto che innesca lo Spirito Santo. Sarebbe questo l’insegnamento delle Tre Chiavi? E’ tempo di collaborazione, le stalle di Augias sono stracolme e la luce delle stelle non arriva. Lavoro erculeo.

   L’APPELLO AL PAPA, CARDINALI E CAPI DI STATO E DI GOVERNO RIUNITI A ROMA.
   Così s’intitola il quarto documento presente nella busta bianca che papa Ratzinger ha confidato a papa Bergoglio. Una proclamazione appello molto importante nella quale Pracleton chiedeva al mondo laico di riconsiderare l’antica luce delle religioni, studiare la “questione universale (universologica)” e riunirsi prossimamente a Roma in un raduno ecumenico mondiale. Al Papa Francesco proponeva l’istituzione di un Concilio Vaticano Terzo.

   Conclusione
   Ora immaginate, anzi considerate se a un papa arrivassero simili documenti e non li facesse vedere al suo successore? Inimmaginabile! Il dovere di consegnarli era d’obbligo poiché Papa Francesco era il successore. Così come papa Giovanni Paolo II ha consegnato la sua eredità spirituale a papa Benedetto XVI, nello stesso modo egli ha consegnato la sua a papa Francesco.  Almeno questa, luminosa, copriva tutto il fango vatileaks depositato nella cassetta di sotto. E guarda caso anche in questo filo di successione abbiamo tre papi.
Questa è la storia della misteriosa busta bianca dei papi del cui contenuto il mondo intero si domanda.

Ora la palla passa al nuovo pontefice Francesco che avrà molto da lavorare. Che lo Spirito Santo lo inspiri.

Roma 27.03.2013

Vasile Droj
Fondatore Centro Universologico di Roma

www.universology.com email vasidro@tiscali.it

 

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