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LA NUOVA COSMOLOGIA

I QUASAR ORIENTATI CONVALIDANO LA TEORIA DI DROJ SULLE 24 POTENZE DELLA LUCE

MACROSTRUTTURE, SUPERENERGIE E IPERVELOCITÀ COSMICHE

L'UNIVERSO: UN GRAN SUPERCERVELLO

AUTORE VASILE DROJ

Quasar orientati   Quasi quaranta anni fa l’universologo Vasile Droj dimostrava che la velocità della luce era superabile in modo esponenziale (24 potenze successive) rappresentando altrettanti universi (cosmi) paralleli. La “velocità di lumaca” della luce 300.000 km./sec. é totalmente inadeguata alle dimensioni spazio temporali dell’Universo. Malgrado Vasile Droj presentò la sua scoperta a più di una settantina di istanze nazionali e internazionali, essa fu ignorata e la cosmologia moderna fondata appena sula prima velocità della luce, compresa nella famosa equazione E = mc² entrò in crisi davanti alla spaventosa estensione e funzione dell’Universo. Dovete correre molta acqua sotto i ponti per accorgersi appena oggi delle verità espresse dell’autore trenta anni fa. Nemmeno la scoperta delle grandi strutture filamentose composte di miliardi di galassie organizzate a macro scala non mosse le coscienze finché recentemente un gruppo di ricercatori non scoprì che i jet dei buchi neri dei grandi quasar sono tutti orientati in parallelo e in linea gli uni agli altri seguendo l’orientamento dei filamenti su miliardi di anni luce.

Quasar orientati   Com'è possibile un tale allineamento quando le nostre visioni provinciali non prevedono nulla di simile. Vuol dire che un’energia colossale orienta sia la disposizione delle galassie in lunghi filamenti sia la circolazione di una corrente che allinea gli assi dei quasar distanti tra loro miliardi di anni luce. Questo non sarebbe possibile su un percorso così enorme con la velocità di lumaca dei 300.000 km./sec. Per forza devono esistere velocità infinitamente superiori per organizzare in tempo reale le strutture e la loro funzionalità. Di sicuro dopo la scoperta, la storia sta per cambiare per sempre e niente d’ora in poi resterà come prima. Ecco ora la scoperta, pubblicata con il titolo: “Bizzarro allineamento dei quasar su distanze di miliardi di anni luce, rivelato in un allineamento tra gli assi di rotazione dei buchi super massici e la struttura a grande scala.” È stato il VLT (Very Large Telescope) dell’ESSO, in Cile, a rivelare che gli assi di rotazione dei buchi neri super massici di un campione di quasar sono paralleli gli uni agli altri su distanze che raggiungono miliardi di anni luce. L’equipe europea che ha condotto l’esperimento ha anche scoperto che l’asse di rotazione dei rispettivi quasar tende a essere allineato con le strutture della rette cosmica in cui risiedono. La probabilità che l’orientamento sia casuale è meno del 1%. L’equipe fu guidata da Damien Hutsemékers dell’Università di Liege che studiò 93 quasar che formano un enorme raggruppamento esteso per miliardi di anni luce.

   È noto che tutte le galassie, specialmente quelle vorticoidali, hanno al loro centro un massiccio Buco Nero che le fa ruotare attorno a se come se fossero delle trottole. In spazi ristretti gli assi di rotazione delle galassie sembrano non definiti, ma appena le galassie si dispongono in lunghi filamenti i rispettivi assi (perpendicolari sul piano di rotazione) si orientano uno dopo l’altro seguendo il lungo filamento sul percorso di molti miliardi di anni luce. L’incredibile fenomeno presuppone che tra la struttura filamentosa e la sua funzione, nell’equilibrio del Creato, esisterebbe una relazione stretta in forma di equazione matematica.

  L’EQUAZIONE: STRUTTURA - FUNZIONE “S/F = 1”

Quasar orientati   Nell’Universo qualunque struttura funzionante è in armonia con se stessa soltanto quando soddisfa l’equazione S/F =1, ossia quando la Struttura è relazionale alla Funzione che esercita e viceversa. L’insieme dei due termini conferma l’Unità “1” che sta per generare un Organismo. Ciò è valido per tutte le strutture viventi o no, dalle batterie alle formiche, passando per sistemi solari e galassie fino alle macro strutture a grande scala cosmica. Tutto segue la grande equazione “S/F = 1 = ORG”-anismo. In altri termini; là dove una Struttura e una Funzione operano generano per forza l’Unità che fa apparire l’Organismo. Ci si chiede se gli antichi conoscevano la “Grande Equazione”, sviluppandola in visione cosmologica da soli, oppure l’hanno ricevuta (da chi?) nascondendola poi nel linguaggio greco-latino sotto forma di “codice ancestral universale”. Ecco l’applicazione del codice semantico all’Equazione S/F = 1 = ORG, dove la “S” esprime la Struttura:

   La STRUTTURA si riferisce alla Matrice, al Format, alla Materia in generale. La Matrice, Matrix è la forma archetipale, universale e invisibile di sorgente matematico geometrica che permette la manifestazione della Materia. La Materia è la Mater, la madre creatrice, il MOTORE della Manifestazione. La Materia è in base al METRO perciò essa é METRIZZABILE e in stretta correlazione con il “sistema metrico decimale” (vedi il “sistema di quantificazione universale”) scoperto dall’autore di queste righe. Infine la FORMA esprime la concretezza finale che la Materia prende. Essa è sempre concreta ma non sempre ben definita. Come non definita è amorfa (a-morfa) e come definita diventa pura morfologia concreta. Impressionante il fatto che il termine greco morfos MORF ß> FORM à AMORF letto al contrario decospira la sua “metafisica semantica” anzi una “metalogica semantica” che spiega quella fisica. Nello stesso tempo dimostra anche la triadicità della STRUTTURA = TRE = 3.

   FUNZIONE. Secondo il Codice della lingua degli Dei, la parola F-UN-ZIONE vuol dire Fare UN aZIONE, nel senso ristretto, mentre nel profondo significa “Fare l’Azione dell’UNO” ossia unificare le parti per farle funzionare come meccanismo. Se si vuole entrare ancor più profondo nell’UNITÀ per quelli più avanzati nella Conoscenza universologica, la decodificazione diventa: “UNO IN T” dove “T”(+) è l’’Asse del Mondo” ossia l’OrTogonalità delle leggi del Creato espresse nell’ortogonalità della CONO-scienza estesa persino a quella dell’Etica. Nessun “Ente”(= in Te) nell’Universo non può esistere all’infuori del “T” (= +). In “T” c’è l’ENTE all’infuori non c’è NIENTE (= Non in Te).

   ORGANISMO. Infine tutte le strutture materiali con le loro matrici e funzioni generano il Meccanismo chiamato ORGANO. Questa parola non è concepita casualmente ma ben pensata, poiché ORGANO viene da ORGANizzare. Da qualunque parte nell’Universo ci sono processi organizzativi che per forza creano degli organi diventando poi essi stessi possessori di funzioni multiple fino a diventare veri Organismi. Che per tutto ciò occorre Energia EN-ERG(ia) è ovvio secondo la relazione ORG = ERG ossia EN-ERG. La vera Energia è l’ORGANIZAZIONE. Il suffisso “ismo” nell’organismo non è casuale, esso esprimendo l’organizzazione sistemica, l’insieme IN SI e M-ISM come nelle parole funzionalismo, mondialismo, totalitarismo, olismo, etc. La cosa più organizzata da questo Ismo è COSMO come parte l’Universo. Il vero insegnamento del Cosmo è espresso dalla sua funzione osmotica, COSMOS = OSMOSI. Il Cosmo è pura Osmosi. La scoperta della materia oscura invisibile e specialmente dell’energia invisibile presente a più di 90% del Cosmo è la prova lampante dell’Osmosi cosmica. Un Osmosi tipo ISMO che lo fa appartenere a un ORGAN-ISMO. In questa visione persino il grande Big-Bang potrebbe essere visto come un vero SPASMO di un grande ORGASMO. Un “ASMO” speciale che ORGanizzò la Materia, ossia un “GN” che Organizzò (gonadi) la GENESI attraverso la GNOSI, la CoNoscenza e la Sapienza Divina. La Gnosi è precedente alla Genesi ma tute due si basano sulla stessa formula “GNS” che diversamente combinata, o anagrammata come “SGN” porta al Grande SEGNO, SIGN-US. Dal grande Segno sin-th-etico e analitico che è l”Uovo Cosmico” nacque tutto ciò che esiste e il suo padrone è il Signore SIGN-OR = SEGNO ORIGINATORE ossia l’ORIGINE del SEGNO (vedi gli scritti originari dell’autore del 1984).

L’autore Vasile Droj parlò e pubblicò già dagli inizi degli anni ’80 saggi sull’esistenza della materia oscura e specialmente dell’energia oscura vista come conseguenza intrinseca e obbligatoria della funzione osmotica dell’Universo, ma non fu ascoltato poiché i tempi non erano maturi. La coerenza dei suoi calcoli matematici collegati alle 24 potenze della luce, l’estensione stremante dell’Universo e le sue macro strutture doveva far riflettere in tutto questo lungo arco di tempo.

   LE SUPER MACRO STRUTTURE DELL’UNIVERSO
L’UNIVERSO: UN SUPERCERVELLO

   Ritornando alla scoperta sull’orientamento comune degli assi dei super quasar per distanze di miliardi di anni luce, la risposta è una sola; l’allineamento è dovuto non soltanto al prolungamento materiale delle galassie disposte in filamenti ma prima di tutto a un’energia che organizza i filamenti stessi secondo la formula S/F = 1. Non solo ma i filamenti in quanto strutture devono essere per forza anche loro parti funzionanti di un Sistema, un Organismo, in conformità alla formula allargata S/F = 1 = ORG. Ora c’è da trovare l’organismo al quale appartengono i filamenti.

   Analogicamente i filamenti di galassie, sono simili a quella rette ben visibile nel mondo vegetale o animale, come tessuto interstiziale. I tessuti animali, muscoli e specialmente gli organi interni sono penetrati di una rette resistente che tiene insieme le parti più morbidi del fegato, del polmone, e dei reni, etc. Conclusione: l’enorme rette filamentosa di galassie estese su miliardi di anni luce potrebbe essere in analogia un tessuto interstiziale che sostiene un organo colossale. La sua estensione potrebbe coprire l’Universo osservabile dei 13,8 miliardi di anni luce, e molto di più. Noi non possiamo vederlo perché siamo al suo interno. Così la nostra galassia Via Lattea ci appare fumosa e non distinta, perché la osserviamo dal suo interno però se guardiamo galassie lontane, come “Sombrero” ci appaiono chiare e ben contornate. Con telescopi più potenti di Hubble potremmo scoprire presto che siamo immersi in un organo colossale ben delimitato e poi appariranno via via enormi spazzi vuoti intorno, poi altri organi che insieme formeranno in finale un ORGANISMO così colossale da far impallidire la più fervente immaginazione.

Quasar orientati   Gli organi sono di almeno due categorie: energetici e informatici. L’Organo informatico per eccellenza è il Cervello e guarda caso e lui quello che si forma prima essendo emerso da una fitta rette che tiene la sostanza cervellotica. Non solo ma la struttura intima del cervello è tutta una rette che si estende ai neuroni con i loro infiniti assoni e i dendriti per non parlare poi della rette vascolare che perversa lo stesso cervello. Questo vuol dire che gli enormi filamenti galattici potrebbero essere parti di un colossale organo che si estende per decine di miliardi di anni luce. Non è ancora chiaro se l’analogia con il corpo umano si appretta nel nostro cosmo visibile agli organi energetici come fegato, polmoni, oppure siamo immersi in un organo pensante come il cervello. Il fato che gli assi dei quasar sono orientati tra loro per miliardi di anni luce, fa pensare che apparteniamo più a un cervello che trasmette energie direzionali come quelle dei neuroni. Saremmo immersi in un genere di “Forza” come quella descritta dal maestro Joda nel film “Guerre Stellari” di George Lucas, o ancor meglio come quella spiegata dallo stesso Vasile Droj nel suo libro similare “Guerre Solari”.

   Lo scenario è favoloso da far impallidire, ma ancora non è niente poiché tutto qui descritto appartiene soltanto alla realtà di un organo mentre l’Organismo ha molti organi. E poi come nel nostro mondo ci sono molti organismi che essi stessi sono parti di altri più estesi. Questa “scala dei mondi” l’autore lo descrive in maniera molto dettagliata e in calcoli infinitesimali nel suo libro “Cosmologia Suprema – La Scala dei Mondi”. Infine non è esclusa la possibilità che l’unico organo e organismo che esiste nell’Universo sia proprio un enorme cervello che organizza tutto. D’altronde l’autore quando parla delle 24 velocità esponenziali della luce li paragona a una scatola di velocità come quella delle nostre machine dove ad ogni velocità corrisponde un mondo e così la “scala delle velocità” diventa la “Scala dei Mondi”. La vera e probabilmente l’unico genere di machina auto referenziale nell’Universo è il Cervello, la vera scatola di velocità poiché CERVELLO si decodifica in CER+VELLO dove CER è Croce CruX e simultaneamente CERchio. Il rapporto tra le due forme geometriche, linea retta e linea curva, genera il Pi greco 3,1415926535.. che con la sua infinita disponibilità discriminatoria dà la CERTezza sul lavoro del Cervello. La seconda parte VELLO ha due significati il primo quello di VELOcità e secondo quello di VELLO. La VELOcità, lat. velox è fondamentale poiché a ogni velocità si crea una realtà attraverso la triade LEXLUX LEX-ico (lessico) cioè Legge - Luce - Parola. Il Cervello e il Cosmo usano lo stesso linguaggio “osmotico” attraverso le leggi LEX, la luce come velocità Velox, e la Parola significato, Lexico.

   La seconda parte “VELLO” di CER-VELLO ha un significato biunivoco: da una parte VELOcità, dall’altra il suo opposto VELLO che copre. Si vuole dire che ogni velocità apre un mondo e copre un altro con velocità inferiore. Perlopiù rimane velato anche il mondo superiore più veloce. Le differenze di velocità si esprimono anche in frequenze diverse. Così come ogni frequenza in radio apre o chiude un posto di radio nello stesso mondo frequenze diverse aprono realtà diverse.

   I NERVI DEL COSMO

   Secondo la nuova cosmologia di Vasile l’Universo nella sua totalità sarebbe costituito di molti cosmi vedi casa cosmo mentre Universo vuol dire “Una Versione sola” universalmente disponibile in tutti i cosmi. In altre parole i cosmi rappresentano gli organi mentre l’Universo l’organismo intero. L’autore dimostra l’esistenza di 25 cosmi corrispondenti alle 24 potenze della luce incluso il cosmo sotto di noi, cioè sotto i -273,15° C, che rappresenterebbe l’Inferno. Sarebbe la prima prova scientifica dell’individuazione dell’Inferno che indica la sua posizione inferiore.

   Ora c’è una grande domanda; i lunghi jet dei buchi neri all’interno delle galassie in rotazione sarebbero generati all’interno delle galassie? Oppure l’allineamento dei rispettivi jet su miliardi di anni luce proverebbe che essi sono soltanto dei trasmettitori di una colossale corrente energetica. Un genere di nervo che trasmette energie e informazioni da una zona all'altra del Cosmo. Se così fosse si potrebbe affermare che il Cosmo è vivo e vegeto e in paragone un’intera galassia per un tale organo o organismo sarebbe appena come una minuscola cellula per l’organismo umano. La predisposizione delle galassie lungo questi tragitti energetici presuppone la presenza di materia oscura (plasmatica) e energia oscura (nervosa?) che percorre questi lunghi nervi cosmici. Una simile corrente dovrebbe passare anche per la nostra galassia ed è semplice individuarla poiché è perpendicolare sul piano di rotazione galattica. Questa energia “vorticeale”, lat. vortex Vortice, è la seconda velocità della luce, il c² ossia la velocità della luce al quadrato. Questa volta però non in una formula astratta, sia essa anche quella di Einstein (E = mc²), ma reale; cioè 300000 km./sec. x 300.000 volte che realizzano 90.000.0000.000 km./sec. La caratteristica straordinaria di questa energia spaventosa sta nel fatto che essa non soltanto corre in linea retta ma specialmente sa ruotare su se stessa curvando lo spazio-tempo e tutte le altre caratteristiche.

   Questa straordinaria energia non viene dalla materia della prima velocità luminare “c”, quella del nostro mondo, ma dalla rotazione vorticeale energetica della seconda velocità esponenziale c². Così come la trottola si muove dallo stimolo della mano o come l’intera massa corporale di un organismo segue l’ordine dei suoi nervi, nello stesso modo tutte le galassie seguono l’ordine dei “nervi” cosmici dell’Universo. La radice “VER” in UniVERso esprime questo Vortice. L’energia vorticoidale si esprime specialmente negli esseri viventi come VIRTÙ. Gli antichi l’hanno capito chiamandola la Grande VERITÀ che tutte le cose muove e dispone in un “unica gerarchia funzionale universale” (Uni-vers-sal = una versione sola) avendo un VERTICE che esso stesso diventa il VORTICE che muove TUTTO. In memoria di questo, decine di migliaia di anni fa, su tutti i continenti furono eretti VERTICI a forma di piramide per non dimenticare mai il Principio Supremo. Non solo ma questi vertici, le piramidi, sono delle vere macchine che assorbono energie direttamente dai nervi galattici. È un’energia non soltanto produttiva ma in primis vitale poiché mette l’Essere in contatto con l’Universo facendolo sopravvivere ed evolvere se necessario all’infinito. I faraoni ne capirono qualcosa. Ora se il segreto delle piramidi, quello reale, non sarà rivelato in tempo utile la civiltà umanità fra poco chiuderà il suo ciclo su questo pianeta. Il Grande Disegno già trovato dovrà essere capito diventando coscienza pubblica.

   Come detto, UNIVERSO (UNI-VER-SO) vuol dire “Una Verità Sola”, oppure, Un Vertice Solo. Il “codice linguistico ancestral universale” fa vedere che letto al contrario UNIVERS <>SREVINU = SERVI INU ossia “Servire l’UNO”. L’UNO non può essere altro che DIO, che ci piaccia o no, che sia Unicità, Principio, Legge, Parola, o che sia Universo etc. Da non credere, l’esistenza di Dio sarà confermata proprio dalla scienza, specialmente quella cosmologica che studia l’Universo a grande scala. È stato detto da Malraux che “il ventunesimo secolo sarà religioso o non sarà”, ora si può affermare che il XXI secolo sarà religioso poiché sarà svelata la ragione delle strutture dell’Universo e le sue funzioni nonché i significati evolutivi che richiedono per forza un Creatore. L’Universo diventerà sempre più grande è l’uomo sempre più piccolo e allora non gli rimarrà altro che venerare colui che ha progettato e costruito l’enorme realtà. L’Universologia lo prova già da molto tempo.

   UN COLOSSALE DISEGNO COSMICO

   Riguardando le super colossali strutture dell’Universo che l’orientamento dei quasar segnala come una grande “scansione”, non dobbiamo essere sorpresi poiché mega “strutture stellari artificiali pur geometrizzate” furono già individuate dall’universologo Vasile Droj molto tempo prima. Egli individuò nella nostra galassia colossali strutture stellari geometriche artificiali, Stellarium, che si estendono su migliaia di anni luce.  È impressionante vedere come una miriade di stelle precisamente allineate compongano figure geometriche che a loro volta disegnano vere autostrade stellari, cupole, persino figure antropomorfiche. A un livello minore l’universologo scoprì che l’intera Costellazione di Orione e dintorni riproduce una perfetta combinazione geometrica multipla che gli antichi egizi conoscevano immortalandola nelle loro costruzioni: piramidi, templi, etc. Una riproduzione più piccola della stessa tecnica lo troviamo persino sul pianeta Marte vicino alla famosa Sfinge, dove è inciso sul suolo il cosiddetto Marziano” (sempre dallo stesso autore). Persino la superficie della Terra fu imperversata da incisioni geometriche antichissime, dalla mappa in pietra delle piramidi di Giza fino alle linee di Nazca in Perù. Nel 1998 l’autore scopre nel famoso geoglifo detto “Colibrì” un’impressionante codificazione geometrica matematica che tralascia lo schema di un apparecchio volante contenente istruzioni di uso per fabbricarlo.

   La famosa espressione “è scritto nelle stelle” e l’attrazione irresistibile per il cielo degli antichi che non conoscevano la ruota, ma prevedevano eclissi solari con precisione di minuto e secondo in anticipo di centinaia di anni, deriva dal fatto che essi individuarono nelle stelle gli insegnamenti matematico-geometrici tralasciati dagli extraterrestri. Seguendo gli indizi, gli uomini costruirono grandi piramidi che estraevano energie dagli enormi filoni, i “nervi cosmici” dei filamenti galattici. Dalla grande rete cosmica (come una rete Internet), gli uomini entravano in contatto con il Tutto cosmico, informatico, sapienziale, energetico, vitale ed esistenziale.

   Ora al di là di questo, che non è da poco, c’è da domandarsi se lo schema antropomorfico presente in tante strutture stellari e galattiche non continui anche nei colossali filamenti galattici. E se la rete interstiziale filamentosa non fosse altro che l’organo di un immenso Organismo vivente, e perché no antropomorfico? Non è escluso che il “modello umano” sia universal-vallabile e prevalente nel Cosmo, secondo il detto biblico, “l’uomo è stato creato secondo l’immagine di Dio”. Lo Stellarium si conclude con un’enorme figura umana incoronata.

09.09.2015

 

Autore:
Vasile Droj

Fondatore Centro Universologico di Roma

www.universology.com email vasidro@tiscali.it

 

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