Traduttore di Google:


IMPRESSIONANTI STRUTTURE RAZIONALI SU MARTE

MISTERIOSO PITTOGRAMMA - PROVA D'INTELLIGENZA EXTRATERRESTRE

IL GUARDIANO DELLA SFINGE MARZIANA

AUTORE VASILE DROJ UNIVERSOLOGO

     Nel 1995 Vasile Droj fece una scoperta epocale riguardante il pianeta Marte. Studiando le fotografie inviate dalle sonde spaziali Viking 1 e Viking 2 nel 1976, individuò sul suolo marziano allucinanti  forme artificiali. La scoperta era impressionante anche per il fatto che per la prima volta l’artificiosità denotava un alto grado di razionalità. Ancora oggi, dopo 40 anni, si scoprono sul solo marziano o lunare diverse forme e strutture più o meno geometriche ma totalmente irrazionali. Questa volta però, le strutture o graffi artificiali incisi sul suolo marziano sono totalmente razionali descrivendo esseri di ovvio connotato umano. La complessità dei disegni supera quelli di Nazca. La scoperta con il titolo “Nuove e straordinarie strutture razionali su Marte” fu presentata in anteprima mondiale a un convegno internazionale di Ufologia tenutosi a Roma il 24 settembre 1998.

LA RADIOGRAFIA DELLA SCOPERTA
Strutture su MarteTutto inizia nel 1995, quando erano ancora in voga le immagini del suolo marziano inviate dalle sonde Viking. All’epoca facevano scalpore le piramidi e la Sfinge con il volto in su situati nella cosiddetta zona di Cydonia Mensae. Il ricercatore americano Richard Hoagland della NASA sosteneva l’artificialità delle strutture invocando tra l’altro la presenza unificante di uno speciale angolo di 19°50’. Fu quell’angolo che invocava l’anno della mia nascita a farmi ravvicinare allo studio approfondito della zona Cydonia. Prima di tutto l’angolo era veramente speciale e lo ritrovai con precisione “impressionante” anche sulla Terra nelle piramidi di Giza a un valore di 19°50’16’’.

Studiando la Sfinge marziana m’imbattei nella sua vicinanza con alcune strane anomalie sul suolo; punti o graffi che sembravano essere ordinati, ripetendosi in modo regolato, tale da indurre un’ipotetica simmetria. Tracciai perciò immediatamente la linea simmetrica e rimasi sbalordito. Centinaia di punti presenti da una parte si riproducevano anche dall’altra con precisione millimetrica. Era impressionante, non potevo credere ai miei occhi. Di sicuro quei punti graffiati non erano casuali, dovevano esprimere qualcosa di logico dietro quella distribuzione così ordinata. Sapevo che la simmetria é specifica agli esseri che di regola hanno due occhi, due orecchie, due mani, due gambe, etc. Vedrai che m’imbatto in qualche marziano, mi dissi, riunendo velocemente con una linea i punti equidistanti nella speranza di individuare il contorno di “che” o di “chi” vi era celato. Iniziava così la grande avventura. (Le immagini dipinte a mano sono quelle utilizzate nel convegno del 1998).

IL GUARDIANO DELLA SFINGE MARZIANA
Strutture su MarteAppena collegai insieme i punti equidistanti, si distinse la gigantesca figura di un essere con evidenti connotati corporali umani. L’essere aveva le braccia e le gambe leggermente allargate e sembrava vestito da una tuta da astronauta per cui lo battezzai l’’Astronauta”. Poiché era vicino, quasi attaccato al volto della Sfinge, lo chiamai anche il “Guardiano” della Sfinge. Siccome la Sfinge ha un estensione sul suolo attorno a 2 – 2,5 km (2,31), anche il Guardiano marziano dovrebbe avere la stessa dimensione o leggermente più piccola attorno ai 2,15 km.

Fui molto contrariato dal fatto che la sua testa era meno distinta sfumando così il volto. Però il Marziano non si presentò all’appuntamento con le mani vuote poiché teneva qualcosa tra le mani riunite sotto l’addome, un oggetto ben contornato. Fu da quest’oggetto, che iniziò un'impressionate avventura della conoscenza che mi portò a scoprire le nostre origini.

IL CADUCEO E LA PIRAMIDE
Per individuare la forma dell’oggetto appoggiato nelle mani del Marziano, non ci fu neanche bisogno di attuare la“contornazione simmetrica” deipunti equidistanti, tanto era evidente Strutture su Martel’immagine graffiata. Si distingueva molto chiaramente un cerchio o una sfera con un tronco verticale probabilmentecilindrico dal quale affioravano due ali. L’allusione era chiara, un unico oggetto si avvicina a quel tipo di forma: il classico caduceo. Sul terreno il Caduceo è affiancato da alcuni graffi laterali, sempre rigorosamente simmetrici, che rappresenterebbero le dita del ’’Marziano” che tiene l’oggetto.

Sotto il “Caduceo”, probabilmente come appoggio, si distingue un triangolo scaleno scuro rovesciato con la punta in giù. Se il caduceo è un oggetto volumetrico, allora nello stesso contesto spaziale anche il triangolo dovrebbe per forza diventare una piramide vista frontalmente. I due oggetti, il caduceo e la piramide, assieme alla corona, sono i massimi simboli del potere che esistono e in più il caduceo sottintende anche la corona. Che vorrebbero trasmettere questi segni erratici?

L'ASTRONAUTA MARZIANO, IL GUERRIERO
La naturale abitudine di noi terrestri di tenere le cose in piedi o erette (colpa della gravitazione) m’indusse a rimettere quel triangolo o piramidenella sua normale posizione cioè con la punta in su e perciò rovesciai l’immagine. Successe il miracolo. D’un colpo l’immagine cambiò contenuto trasformandosi in un altro essere tenente una piramide sulla testa. L’essere sembrava infilato in una tuta da astronauta. La testa sotto la piramide era più piccola, e le ali del caduceo rovesciato si trasformarono nei pettorali, mentre le braccia leggermenteallargate e la cintura rimasero le stesse. La trasformazione era impressionante.

Strutture su MarteLa straordinaria caratteristica di queste rappresentazioni marziane è il fatto che esse sono sintetiche e convertibili passando dall'una all'altra in relazione all’angolo di vista. Guardando al rovescio il Caduceo e la Piramideche il primo essere tiene nelle mani, si osserva con stupefazione come esse si trasformano plasmando la testa di un altro essere questa volta con la piramide sopra la testa. La piramide sulla testa è profetica perché nella stessa zona di Cydonia su Marte, appenaa qualche chilometro di distanza, si erge un intero complesso piramidale. Almeno cosi si diceva all’epoca dei fatti quando le sonde Viking fotografarono evidenti strutture piramidali. La presente scoperta rafforza tale supposizione.

Chiamai questo essere il “Guardiano” della Sfinge, proprio perché affiancato al volto marziano. Non meno suggestivo si presentava il suo secondo appellativo; quello di “Guerriero”, poiché le ali del caduceo rovesciato si trasformavano nei pettorali di una corazza. D'altronde Marte era il dio della guerra. Sotto l’asse dei pettorali al centro del petto troneggia un medaglione ossia una falera come quelle antiche. Sotto il ricco ornamento si trova una cintura mentre la pancia è abbastanza liscia. In altra interpretazione: l’abbigliamento troppo largo riguardo alla testa e al collo fa pensare alle tute degli astronauti, motivo per cui è stato chiamato anche l”Astronauta”.

UN MESSAGGIO INTERPLANETARIO

LA TRASMISSIONE DEL CODICE DELLA VITA
E’ ovvio che i creatori di queste complesse immagini volevano introdurci in un gioco logico per farci percepire la dinamica delle idee universali. In ognicaso è per la prima volta nella storia che su un altro corpo celeste appaiono non tanto strutture artificiali interpretabili, quanto pure strutture Strutture su Marte“razionali” indiscutibili. Sugli artefatti in generale si possono fare infinite supposizioni e interpretazioni, ma sugli esseri no perché evidenti.

Partiamo dall’inizio. La prima figura del Marziano, quella con la testa distrutta, è da considerarsi la prima rappresentazione voluta dai costruttori perché è orientata e coordinata con il volto della Sfinge. La testa non chiara o addirittura disintegrata del Marziano vorrebbe suggerire la disintegrazione della civiltà vissuta su Marte. Il primo Marziano non ha ancora una tuta spaziale addosso, poiché all’epoca su Marte le condizioni di vita erano quasi come sulla Terra. L’Essere ha le mani tra le gambe nella zona riproduttiva suggerendo che quella civiltà spenta là si è poi riprodotta in altre parti del sistema solare. Le gambe allargate esprimono sia il parto sia il camminare (l’Odissea) verso nuovi pianeti. La palla e il tronco eretto del Caduceo alludono al fallo maschile mentre il triangolo sotto rovesciato è un riferimento al principio femminile (yoni). Anche le ali rovesciate del Caduceo sono rappresentate come due mammelle per allattare.  Il Caduceo non sarebbe altro che il “codice genetico” trasportato da Marte verso altreparti del sistema solare tra cui il pianeta Terra. Non dimentichiamo che Marte è sinonimo di Morte e di guerra, che sono sempre morte. Poi il Dio Hermes, messaggero degli Dei, Strutture su Marteaveva ali ai piedi come quelle del caduceo alludendo al viaggio: Marte -> Terra. Non solo ma anche sull’elmo erano presenti due ali segno della discendenza spirituale.

Il primo essere marziano tiene le mani nella zona genitale, e proprio in quella zona, (se rovesciata l’immagine), appare la nuova prole conconnotati umani; ossia l’Astronauta con la piramide in testa. L’Astronauta è più piccolo perché è una nuova creatura mentre la sua tuta spaziale suggerisce ilviaggio verso la terra promessa, il pianeta Terra. Di sicuro le piramidi su Marte furono costruite quando le condizioni di vita degenerarono per lo scopo di impedire la desertificazione e per conservare i principi vitali tra cui l’acqua. La straordinaria “scienza delle piramidi” fu poi trasportata e instaurata sulla Terra.

Il fatto che il Caduceo esprima il codice genetico dei rispettivi esseri marziani e specialmente il fatto che esso fu ben protetto è deducibile dalla “cupola” tracciata sopra lo stesso caduceo per proteggerlo, così come deriva dall’elisse simmetrica che lo copre. Simili enormi cupole si trovano tuttora sotto il suolo marziano. Lo stesso volto della Sfinge non è altro che un enorme cupolone appiattito su se stesso figurante un luminoso volto umano parzialmente crollato. Nel mio libro “Guerre Solari – l’Impero e la Fondazione degli Universologi ” (Edizioni Universologia 2006) descrivo sia il Guardiano della Sfinge sia la discesa in una cupola marziana sotterranea.

IL CADUCEO E IL “CODICE DELLA CONOSCENZA”
Secondo il “prototipo umano”, della Genesi biblica, Adamo ed Eva una volta creati sul nuovo ed esuberante pianeta Terra dovevano seguire soltanto la“via del Caduceo”, il loro caduceo personale contenuto nel centro delcorpo dove troneggia la colona vertebrale con i due sistemi nervosi laterali;simpatico e parasimpatico, proprio Strutture su Martecome le due ali del Caduceo. Attraverso questa via regale si poteva entrare dentro l’EDEN ossia dentro il cervello, il vero “regno dei cieli”. Adamo doveva mangiare i frutti del suo “ALBERO CEREBROSPINALE” attraverso quale comunicava direttamente con il suo Creatore.

Però Adamo, tentato da Eva, s’incuriosì di un altro Albero, quello della Conoscenza esteriore ossia del “Caduceo Codificato” che quantifica ecodifica le cose. Era l’Albero della Conoscenza o il Codice della Conoscenza. Dovetesapere che esistono tre codici, ora parlo di due: il Codice Genetico e il Codice della Conoscenza. Il Codice genetico è struttural funzionale circoscritto all’essere pur personale e scandisce il tempo - la Vita, mentre ilCodice della Conoscenza è trascendente e padrone di tutte le quantificazioni esistenti in Natura. Conoscenza, CONO-Scienza, é la” scienza del Cono” o delle piramidi ossia la scienza apportata dal pianeta Marte. Tutte le scienze attuali, matematica inclusa, sono soltanto bricioledi qualcosa d’impressionante che l’Umanità neanche immagina come per esempio: la “Lingua degli Dei”, l’Uovo Cosmico”, il “Sistema di Quantificazione dell’Universo” e la “Geometria Embrionale Sintetica”. Quando si fece il viaggio Marte-Terra, accanto al codice genetico della Vita fu apportato anche il Codice supremo della Conoscenza. Il Caduceo è il loro luogo comune. CADUCEO = CODICE (CODEX). Anagrammando CODEX = DOXA (Docsa). Quella “X” contenuta non è soltanto il X (10) romano cioè il sistema decimale delle 10 cifre ma prima di tutto è l’’asse cardanica ORTHO” su quale tutto ciò che esiste nell’Universo, si ordina: LEX - LUX - LEX(ico).

Strutture su MartePer non dimenticare la straordinaria acquisizione apportata da Marte sul pianeta Terra, furono erette una marea di piramidi su tutti i continenti nei quali furono immortalate le supreme conoscenze. Il Codice Supremo della Conoscenza sembra essere apportato dalla costellazione di Orione oppure è stato analizzato, sintetizzato e sistemato qui sulla Terra secondo il “GrandeDisegno Geometrico” di Orione proiettato nella volta celeste.Questo genere di conoscenza universale proiettata a dimensioni infinitamente più grandi di quelle di Marte o della costellazione di Orione è presente in tutta la galassia Via Lattea. Ho tutte le prove dimostranti l’esistenza di centinaia e migliaia di stelle nella galassia che creano strutture logiche geometricheallucinanti che l’Umanità non ha mai visto in tutta la sua storia,almeno quella conosciuta. Nello sperduto panorama stellare galattico appaiono addirittura immagini di grandiosi esseri sagomati composti di centinaia e centinaia di stelle allineate in perfetta armonia ed indiscutibile simmetria proprio come quella del Marziano. Per la prima volta Strutture su Martenella storia ci troviamo davanti non soltanto a evidenti tracce di vita intelligente ma addirittura davanti alle opere dei creatori galattici se non dell’Universo. Allineare migliaia di stelle in uno sperduto spazio esteso su decine di migliaia di anni luce per creare disegni razionali è la cosa più pazzesca che ci sia e nonostante tutto esiste e ve li farò vedere presto. In comparazione la straordinaria scoperta su Marte e tutto ciò che il pianeta potrebbe nascondere pare appena un inerme granello di sabbia perso in uno sperduto deserto.

Infine il Codice Supremo della Conoscenza funziona con la stessa precisione di quello genetico anzi, è infinitamente più preciso e accurato, ed è onnipresente in tutto l’Universo. Se i codici genetici sono infiniti e tutti diversi, il Codice della Conoscenza è uno solo. Le leggi stesse della Natura seguono i suoi principi e le quantificazioni concrete da esso scaturite.

La scoperta del Marziano in quanto espressione antropomorfica è la prova indiscutibile della presenza su Marte di una civiltà scomparsa. Così come le pitture rupestri di Lascaux e Altamira sono l’impronta indelebile dell’uomo terrestre primitivo nello stesso modo i graffi di Cydonia sono l’impronta diuna remota civiltà marziana. Il Marziano con due volti (secondo il rovescio) affiancato ad un altro volto, quello della Sfinge, insiste nell’evidenziare l’idea d’identità e paternità espressa anche nella genesi biblica secondo quale “l’uomo è stato creato a immagine di Dio”. L’inaspettata scoperta del Marziano graffiato su Marte ci mette davanti domande inquietanti. Siamo figli dei marziani?

Lo scenario di Cydonia con delle piramidi e una Sfinge dal volto umano nonché pittografie incise al suolo, sembra un “taglia e incolla” del panorama terrestre dell’antico Egitto. La presenza di una piramide sulla testa del Strutture su MarteMarziano si riproduce a Giza dove la testa della Sfinge è iscritta in un triangolo-piramide. Non lontano emerge la piramide di Cheope che non ha la punta proprio per suggerire questo aspetto. Suggestivo il mito di Ermete Trismegisto, messaggero degli Dei, che ricevette i piani delle tre piramidi e del Caduceo. Tutto fu codificato attraverso il “Caduceo” ossia il grande “Codice dell’Universo” di cui una parte fu iscritta nel prototipo della Piramide di Cheope. Esso fu scoperto da chi scrive già nel lontano 1984, ma l’Umanità non era preparata a riceverlo. In esso sta il destino dell’Umanità, se non risolto si farà la stessa fine della civiltà marziana. Tutte le civiltà esistenti nella galassia che si appoggiano sulla materia e sull’energia fano la stessa fine, perciò civiltà galattiche estremamente sapienti e potenti hanno inciso la soluzione tra le stelle (Astrosophya e Astromatica) in formule inequivocabili (vedi il Gran Disegno di Orione e il Disegno Galattico).

scritto il 22.08.1998

aggiornato il 14.10.2012

Vasile Droj
Centro Universologico di Roma

www.universology.com email vasidro@tiscali.it

 

Torna in Home Page Torna


Copyright © Edizioni Universology 2000-2022

Copyright © Vasile Droj 1975-2022